Ho sempre avuto l'abitudine di segnare le mie ricette con i nomi di chi mi ha insegnato a farle. Nel mio libro infatti, si può trovare, ad esempio, la giardiniera Maria, l'arrosto Carla, il flan Monica e così via. Ma quello che ha fatto ridere di più le mie figlie che ogni tanto spulciano il mio ricettario è stato il tiramisù Bruna.
Questa, invece, è la torta che mi ha insegnato mia cugina Laura. Io l'ho modificata a mio gusto, ma il nome è rimasto sempre quello.
Un etto di nocciole tritate, otto cucchiai di farina, quattro cucchiai di farina di cocco, dieci cucchiai di zucchero, tre uova, un bicchiere di latte e un bicchiere di olio di semi di mais, un pizzico di sale e una bustina di lievito per dolci.
Chi ha pazienza, sbatte i tuorli con lo zucchero e monta gli albumi a neve, poi incorpora tutto il resto. Io, che non sono nota come persona, appunto, paziente, butto tutto insieme e amalgamo fino a che la pasta fa le bolle, come diceva mia nonna. Metto poi in forno caldo a 180 gradi per 40 minuti e vi assicuro che il profumo di questa torta che cuoce invade la casa, facendo venire voglia di mangiarla anche calda. Su questa ho sparso un po' di farina di cocco.