La nostra famiglia è una famiglia "allungata", come la definisco io. Vi spiego perchè: eravamo in due, io e mio marito nel lontano 1978, quando abbiamo deciso di formare la nostra famiglia. Nel 1980 è arrivata la prima figlia, nel 1982 il maschio e nel 1983 un'altra bambina. A questo punto eravamo in cinque. I figli sono cresciuti e la più piccola cinque anni fa, si è sposata ed ha avuto tre bimbi. Totale, ora siamo in nove, anche se mia figlia non vive più con noi, non si è spostata di tanto, solo al piano superiore.
Già da parecchi anni, una quindicina forse di più, abbiamo pensato di farci costruire un forno per poter fare il pane in casa. Visti i prezzi del pane al giorno d'oggi, siamo ogni giorno più convinti di aver fatto la scelta giusta.

A questo punto lascio girare il tutto nell'impastatrice per mezz'ora. Rovescio poi l'impasto su una spianatoia e lo copro con una tovaglia e poi con una coperta di lana. Qui rimane per due ore abbondanti.



Adesso il pane è cotto. Non mi resta che aspettare che si raffreddi per poterlo ritirare nel frezeer, e per una ventina di giorni sono a posto.
Peccato non si possa descrivere il profumo che invade la casa mentre il pane si sta raffreddando. L'unico guaio grosso è che ne mangiamo troppo, specialmente quando è ancora un poco caldo.