venerdì 15 gennaio 2010

Liquore all'arquebuse

Tanti anni fa, sentivo mia nonna prima e mia mamma poi, parlare di questo liquore che facevano i loro vecchi. Era tenuto preziosissimo, riservato solo alle grandi occasioni, quando veniva in visita qualcuno di importante, oppure messo in acqua calda per aiutare a digerire. Non avevo mai avuto occasione di approfondire la faccenda, fino a quando, quest'estate, il mio vicino di casa, Davide, se ne esce con queste piante, mai viste prima. Dapprima erano delle pianticelle piccole, piccole, poi col passare dei mesi, hanno assunto una dimensione notevole con foglie belle verdi e fiori a grappolo gialli. Abbiamo cercato insieme la ricetta, è stato un esperimento per entrambi. Davide ha seguito fedelmente le indicazioni ricevute, io ho messo un po' più di acqua, perchè preferisco che il liquore sia meno forte.

Questa qui sotto è la famosa pianta nel suo pieno rigoglio.

Ed ecco la nostra ricetta: sette foglie di arquebuse ed un fiore vanno messi a bagno in un litro di alcool purissimo a 95 gradi per 40 giorni. Far bollire un litro di acqua con un chilo di zucchero (qui io ho messo un litro e mezzo di acqua). Quando lo sciroppo è completamente freddo, filtrare bene il liquore che nel frattempo ha assunto un bel colore verde, e mescolare il tutto. Per ottenere un liquore più limpido, filtrare una volta alla settimana per almeno quattro volte.